Escolzia tintura madre gocce
Prodotto fitoterapico
L'escolzia (Echoltzia californica) è una pianta della famiglia delle Papaveraceae. Nota per le sue proprietà sedative e ipnoinducenti, è utile contro mal di testa, disturbi dell'umore e del sonno, e la pressione alta. Scopriamola meglio.
Proprietà dell'escolzia
Le parti aeree dell’escolzia (stelo, il fiore) contengono alcaloidi (0,5%) fitosteroli, carotenoidi e flavonoidi che conferiscono alla pianta proprietà sedative e ipnoinducenti (che favoriscono il sonno). Gli alcaloidi agiscono da un lato sull’attività cardiaca, abbassandone la pressione; dall’altro sul sistema nervoso centrale, riducendo l'attività delle cellule della corteccia cerebrale, in quanto inducono il rilassamento muscolare e stimolano il sonno. L’azione della pianta diminuisce il periodo dell'addormentamento e produce il mantenimento di una buona qualità del sonno, lungo tutta la notte evitando risvegli improvvisi.
L'azione è dovuta alla presenza di alcaloidi (benzilisochinolinici e benzofenantridinici) e in generale al fitocomplesso, ovvero l'insieme dei principi attivi, tra i quali spicca la protopina. L’impiego dell’escolzia è quindi indicato in caso ansia, stress, disturbi del sonno (insonnia, risvegli notturni), disturbi psicosomatici, irritabilità, flessione dell'umore, dolori di natura psichica, nervosismo.
La pianta ha anche un'azione antispasmodica e analgesica, dovuta alla presenza della chelidonia, che agisce come spasmolitico soprattutto al livello del sistema gastroenterico; è utile nei crampi notturni (i flavonoidi migliorano anche la circolazione del microcircolo), sindromi dolorose, mal di testa, spasmi colici e biliari, tosse (come calmante) e distonia neurovegetativa.
Modalità d'uso
Tintura madre di escolzia: 20-30 gocce in un po’ d’acqua 30 min. prima di andare a dormire.
Controindicazioni dell'escolzia
L'escolzia è sconsigliata nei bambini, in gravidanza e durante l'allattamento. Meglio evitarne l'uso in caso di problematiche cardiocircolatorie (es. ipotensione, bradicardia), in quanto può influenzare l'attività cardiaca abbassando i parametri pressori.
È controindicata in caso di assunzione contemporanea di psicofarmaci, tranquillanti e sedativi, o antistaminici si sintesi, per scongiurare un eventuale pericoloso potenziamento dell'azione sedativa e degli effetti collaterali dei farmaci.